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Amnesty Kids!

Amnesty Kids!

Dall’anno scolastico 2011-2012 la nostra scuola partecipa al progetto.

BalzicoSono contenta di essere entrata a far parte di Amnesty Kids! perché ora di quello che succede intorno a me mi sento responsabile anch’io”. Angela (13 anni)

Amnesty Kids! è una proposta educativa di Amnesty International, rivolta alle classi del secondo ciclo della scuola primaria e a quelle della scuola secondaria di I grado che vogliono conoscere i diritti umani e impegnarsi attivamente per difenderli.

Iscrivendosi ad Amnesty Kids!, le classi ricevono un kit didattico composto da:
– il gioco “Iure. La città dei diritti”
– una guida per l’insegnante con numerose proposte di attività sui diritti umani da svolgere in classe
– un “Passaporto dei miei diritti” per ogni alunna/o
– altro materiale associativo.

L’Educazione ai diritti umani ha l’obiettivo di fornire ad alunne e alunni le competenze necessarie per diventare attenti esploratori del mondo che li circonda, pronti a una partecipazione attiva nella società.

I materiali Amnesty Kids! sono pensati per coinvolgere le classi nel percorso di apprendimento attraverso attività partecipative. In questo modo ragazze e ragazzi avranno l’opportunità di collaborare tra loro, confrontarsi sui differenti punti di vista e sentirsi responsabili delle proprie idee e azioni.

IA e IIA difensori dei diritti umani – anno scolastico 2012-2013 >> visualizza la presentazione

 

Giornata Internazionale sulle donne 8 marzo 2014

AmnestyLa 2 A e la 3 A, classi AMNESTY KIDS, hanno partecipato alla mobilitazione organizzata sabato 8 marzo da AMNESTY INTERNATIONAL in occasione della Giornata Internazionale della Donna, per fermare la violenza contro le donne

Sabato 8 marzo, in occasione della Giornata internazionale della donna, Amnesty International ha organizzato una grande mobilitazione in tutta Italia. Dovunque sono stati realizzati fiori di carta multicolori per dire “basta” alla violenza contro le donne”.
Gli origami personalizzati con messaggi di solidarietà e sostegno saranno consegnati alle autorità italiane il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

La violenza domestica è un crimine che in Italia non viene denunciato in oltre il 90 per cento dei casi. A infliggerla sono gli uomini di casa, mariti, compagni, fidanzati, padri e a esserne vittime sono sempre le donne. Di queste, oltre 100 ogni anno vengono uccise per mano di un uomo. Nella maggior parte dei casi il colpevole è un partner o un ex partner, solo in rare circostanze si tratta di uno sconosciuto.

Attraverso la campagna, Amnesty International intende sollecitare le istituzioni a promuovere una legge specifica sulla parità di genere, il finanziamento e l’aumento dei centri d’accoglienza per le vittime di violenza e un adeguato coordinamento tra la magistratura, la polizia e gli operatori sociosanitari. Intende inoltre realizzare attività che favoriscano una maggiore sensibilizzazione della società civile, delle istituzioni scolastiche e degli organi di informazione per una rappresentazione non stereotipata e non discriminatoria delle donne.

Dopo la ratifica, il 19 giugno 2013, della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne e la violenza domestica (Convenzione di Istanbul), il 15 ottobre il parlamento ha convertito in legge un decreto del governo contenente una serie di misure repressive nonché di tutela delle vittime della violenza avvenuta, riconoscendo in questo modo l’esistenza di una situazione grave ma non ancora adeguatamente affrontata.

Amnesty International ritiene essenziale, nello spirito della Convenzione di Istanbul, che venga attribuita importanza prioritaria alle misure di prevenzione della violenza nei confronti delle donne.
  
La violenza sulle donne è uno scandalo dei diritti umani. Fermarla è urgente e necessario.

>> foto della II A

>> foto della III A

>> la condizione femminile

>> la Convenzione di Istanbul

 

Progetto “Amnesty Kids” 2013-2014

La 2 A e la 3 A difensori dei diritti umani sono classi Amnesty

>> visualizza le foto

 

Progetto “Amnesty Kids” 2012-2013

Dopo due anni di attività sui diritti umani svolte in ambito curricolare nelle classi 1 A e 2 A della Scuola Secondaria di I grado “A. BAlzico”, lo spettacolo preparato dagli alunni e dalla professoressa di Lettere vuol essere un momento di riflessione sul rispetto per gli altri esseri umani, con la speranza che “nel futuro i nostri giovani non si rendano protagonisti di violazioni di diritti”

>> scarica l’invito
>> scarica la locandina

 

Non calpestiamo il diritto all’istruzione nello Zimbabwe

La mattina del 20 novembre, in occasione della Giornata internazionale dei diritti dei minori, una delegazione di Amnesty International ha consegnato all’ambasciata dello Zimbabwe le 10.753 firme raccolte per il diritto all’istruzione di bambine e bambini nel paese africano.
Durante l’incontro, abbiamo sottolineato le nostre preoccupazioni per l’impatto che gli sgomberi forzati hanno sul diritto all’istruzione, in particolare gli sgomberi forzati di massa eseguiti dal governo nel 2005, la cosiddetta Operazione Murambatsvina, che causarono l’interruzione del percorso scolastico di 222.000 minori tra i cinque e i 18 anni.
Abbiamo ribadito le nostre richieste affinché un’istruzione primaria aperta, obbligatoria e senza discriminazione sia garantita a tutte le bambine e i bambini dello Zimbabwe. 
Abbiamo evidenziato quanto sia necessario uno studio indipendente sull’impatto a lungo termine dell’Operazione Murambatsvina sul diritto all’istruzione. Al centro delle nostre richieste anche una strategia di sviluppo dell’istruzione che consideri prioritario l’accesso di tutti i bambini alla scuola e obbligatoria l’istruzione primaria. Infine, abbiamo sollecitato l’adozione di misure che per sostenere le iniziative relative all’istruzione – tra cui le scuole – che le comunità si sono date autonomamente.
Insieme alle tantissime firme raccolte grazie a voi, abbiamo consegnato anche 329 messaggi scritti da ragazze e ragazzi delle classi Amnesty Kids sotto le suole delle loro scarpe. Un’attivazione per chiedere di non calpestare i diritti dei bambini in Zimbabwe!

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>> visualizza le foto dei lavori della I A
>> visualizza le foto della II A

http://www.iopretendodignita.it/node/1379
(sito di AI con le foto dell’azione urgente kids)
Dal sito di Amnesty kids
http://www.amnestykids.it/
http://www.amnestykids.it/consegna-firme-zimbabwe/

 

Amnesty International – difensore dei diritti umani

Nel 1961 l’avvocato inglese Peter Benenson ha scritto una lettera per chiedere a tutti i cittadini di fare qualcosa di concreto per difendere i diritti umani ovunque nel mondo. Quel giorno è nata Amnesty International.

 

Un fiume in piena – tra le tante iniziative di Amnesty Kids!

Il fiume dei diritti per il Delta del Niger si sta riempiendo di tantissime gocce d’acqua e popolando di tantissimi pesci!

Nei giorni scorsi hanno iniziato ad arrivare da tutta Italia i bellissimi disegni delle classi Amnesty Kids che si sono attivate per i diritti umani nel Delta del Niger, per chiedere al governo della Nigeria e alle aziende petrolifere di fermare l’inquinamento, bonificare i terreni e dare alle persone un giusto risarcimento per i danni subiti. Nel frattempo, oltre 25 metri di stoffa azzurra stanno girando per le classi, in attesa di ricongiungersi tutti a Senigallia, dal 28 al 30 aprile, per l’Assemblea Generale di Amnesty International, quando tutti i disegni e i messaggi saranno consegnati a un difensore dei diritti umani nigeriano.

Cosa è successo?
“Si tratta si una delle fuoriuscite di petrolio più devastanti che si siano viste al mondo eppure è passata quasi inosservata”
ha dichiarato Martyn Day, avvocato inglese della comunità di Bodo.
Nel 2008 la vita di circa 70 mila persone è stata direttamente colpita dalle fuoriuscite di petrolio e dall’inquinamento che esse hanno causato e che ancora oggi è presente nelle acque del fiume e nel terreno.
Molti abitanti sono preoccupati per la loro salute: hanno paura di nutrirsi con il pesce pescato, di bere l’acqua del fiume o piovana, come facevano prima delle fuoriuscite di petrolio. Chi in precedenza si affidava alla pesca per vivere ha perso la fonte di reddito. Gli agricoltori affermano che i raccolti risultano inferiori al periodo precedente. In generale, la popolazione di Bodo non è più in grado di lavorare come faceva prima. Di fronte alla distruzione dei mezzi di sostentamento e all’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari, molti non si possono permettere di acquistare alimenti per sé e per i propri figli.

Abbiamo lavorato così!
>> visualizza le foto
>> vai alla sezione del sito Amnesty kids! dedicata ai disegni
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Anche noi stiamo partecipando all’azione, inviando i vostri disegni. Eccoli!

 

Jabbar Savalan è libero! – Difendiamo la libertà d’espressione!

‎Jabbar Savalan, studente e attivista dell’Azerbagian, è stato liberato! Stava scontando una condanna a due anni e mezzo per aver pubblicato su Facebook un post critico nei confronti del governo. Il suo è stato uno dei cinque casi della maratona “Write for rights” e anche le classi Amnesty Kids si sono attivate per chiedere la sua liberazione.

Jabbar ha inviato un messaggio a tutte le attiviste e gli attivisti di Amnesty International:

Che bello essere di nuovo coi miei amici! Mi sento bene, ora che posso passare nuovamente del tempo con loro e con la mia famiglia. Amnesty International è un simbolo di diritti umani e di libertà, non solo in Azerbaigian ma in tutto il mondo. Vi sono grato per tutto quello che la vostra organizzazione fa per la libertà in Azerbaigian.

Abbiamo lavorato così!
>> visualizza le foto >> vai al sito di Amnesty Kids! >> scarica l’Azione Urgente Kids.